Sono un giovane cittadino di questa, per me, bellissima metropoli. Appartengo a quella fascia di età che dopo una giornata di lavoro, non sempre, ma, particolarmente nei fine settimana, mi piace andare in quei luoghi che la città offre per socializzare con il giovane popolo torinese. A tal proposito ho potuto aver modo di constatare la situazione che ho pensato di condividere, con le mie riflessioni, attraverso questo sito della Democrazia Cristiana.

Torino è una città che gode di affascinanti realtà e assume un carattere diverso a seconda della luce del sole. Credo sia un compito difficile descriverla a una persona per cui lei è la sconosciuta poiché dovremmo elencare tutta una serie di componenti fisiche e di persone che la completano.

Uno tra i suoi tanti importanti aspetti è la vita notturna, dove a prenderne parte sono persone di qualsiasi età che si avvalgono dei vari sevizi che la città dispone come ristoranti, pub, bar, discoteche etc. Pertanto, proprio il fatto che riguarda una vasta quantità di persone, ed è parte integrante della abitudini di un Torinese, è importante conoscere bene questo argomento sotto i suoi vari aspetti.

Sappiamo che la movida torinese si distribuisce su una superficie estesa che si interpone tra quartiere San Salvario e quartiere Aurora. Fascia di età, densità di persone e livello di sicurezza sono parametri che cambiano a seconda della zona e dei servizi che stanno al suo interno.

Nonostante ospitalità, inclusione e divertimento siano qualità che Torino riesce a offrire ai propri cittadini, è giusto tenere in conto che eventi criminosi siano abbastanza frequenti nella cronaca. Non è raro infatti imbattersi in articoli di giornale che testimoniano scippi e colluttazioni al di fuori o dentro gli spazi pubblici.

Analizzando i fatti ci si potrà rendere conto che esistono zone più esposte a questo tipo di eventi ed è necessario chiedersi in che modo si potrebbe garantire la sicurezza degli spazi.

Il sovra affollamento di alcune discoteche è una condizione che si verifica frequentemente. A fronte della necessità di spazio da parte di una massa sempre più persistente di giovani (basti pensare ai giovani studenti fuori sede) vi sono le chiusure di discoteche storiche.

Bisogna quindi entrare nell’ottica che a far fronte di una domanda crescente di servizi bisogna offrire un ambiente adeguato e tutelato, in primis per la salute di tutti e anche per l’immagine della città stessa per chi la vede da fuori.

Dunque, mi chiedo come mai il primo cittadino votato nelle ultime elezioni amministrative a governare Torino non si faccia carico anche delle problematiche legate al giovane popolo torinese che, per altro, dovrebbe essere molto tutelato visto che è il futuro, oltre che essere il presente, del buon andamento della società Torinese.

Chiaro, che chi non accetta di adeguarsi a scene di violenza oltremodo pericolose per sé stesso e per gli altri potrebbe sentirsi escluso dal gregge.. Ecco quindi che, più che mai, le persone “grandi” chiamate a monitorare l’andamento della città anche per ciò che riguarda la socialità dei giovani attraverso luoghi di ritrovo e spensieratezza, dovrebbe attuare un maggior controllo.

Mi piace pensare che la nuova democrazia cristiana, della quale ho avuto modo di venire a conoscenza attraverso persone e articoli, possa prendersi carico di noi ragazzi.

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