Fino a quanche mese fa lo spettacolo della raccolta attraverso i nuovi cassonetti che richiedono un solo operatore ai mezzi Amiat era quello che riproduciamo in foto.

Infatti chi non è provvisto di scheda (o ha scarso senso civico, ma reputiamo siamo un’esigua minoranza), trovando il cassonetto rigorosamente chiuso e non potendo aprirlo senza scheda accostava ed accosta i rifiuti a fianco del nuovo, performante raccoglitore.

L’Amiat avrebbe dovuto e dovrebbe continuare ad oltranza ad attivarsi affinchè tutti i cittadini abbiano la loro scheda, a prescindere dalla loro situazione abitatita, ma così non è.

E, quindi, succedeva quello che riportiamo in foto.

Per evitare questo scempio, che cosa ha pensato di fare l’Amiat?

Far seguire al camion che solleva i contenitori un secondo camion che raccogli “gli avanzi”, cioè quanto non è stato conferito correttamente.

Così, invece di un mezzo con due operatori, per garantire la decenza ci vogliono due mezzi con due operatori.

Queste le innovazioni di cui sono state capaci le nostre amministrazioni (non solo di sinistra, ma anche dei pentastellati dell’Appendino).

Ma, a parte i politici, dove erano i tecnici, i burocrati che hanno costretto a questo spreco?

Negli uffici studi di via Giordano Bruno a pensare e a guadagnare laute prebende da dirigenti, sempre targati giallo o rosso?

E’ ora di cambiare politica, ma anche burocrazia e dirigenti senza senso pratico

Un pensiero su “RIFIUTI A TORINO :COSTO DOPPIO PER MEZZA RESA”
  1. Come io dico sempre, e a partire dalla dirigenza che avviene la buona o cattiva gestione di un bene pubblico e di importanza primaria come la gestione dei rifiuti, certo è pacifico prendercela con i politici perché sono i primi responsabili, ma non sono solo loro i responsabili.
    Parliamo dei dirigenti e della loro catena dirigenziale e delle tante sigle sindacali, e Parliamo anche delle età dei lavoratori e delle disabilità che tanti di questi lavoratori hanno che non gli permettono certamente di essere efficienti.

    Anche qui, alzare l’anno di pensionamento per tutti i lavori indistintamente non è certo creare efficienza ad esempio dentro l”Amiat che gestisce i rifiuti in Piemonte.
    Quindi poi accadono situazioni come quella descritta di doppi mezzi e raddoppio dei lavoratori per eseguire un lavoro indispensabile per la città MA CON COSTI SUPERIORI e specialmente ora che le famiglie sono in difficoltà economica.

    Cosa fare dunque ?
    Occorre una radicale riorganizzazione del lavoro di raccolta e gestione dei rifiuti, dove tutti devono sedersi attorno al tavolo della discussione (politici e dirigenti e sindacati e lavoratori) stilando un documento che tutti si devono impegnare ad osservare e che dia la linea d’azione chiara per tutti.
    Se poi non si abbasseranno i costi al cittadino allora la politica deve trovare soluzioni ad ok per le fasce di reddito disagiate.
    Umberto Lombardo

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