La settimana scorsa, la giunta Lo Russo ha approvato un piano operativo da 148 milioni di euro, con risorse ottenute con i fondi Pn Metro plus, utilizzabili entro il 2029. Una somma ingente che si aggiunge ai finanziamenti arrivati con il Pnrr e con i React e al miliardo in più ottenuto dal sindaco per la metro2. Come saranno impegnati?
Si parla di pedonalizzare interamente via Roma, ma non si accenna a come si intende far fluire il traffico generato dai residenti ed attività commerciali.
In coda agli interventi c’è pure lo snodo d piazza Baldissera e un fumoso piano di riqualificazione dei Quartieri Aurora e Barriera di Milano ove sarebbero destinati ben 25 milioni di euro per la ” rigenerazione urbana intesa sia con interventi di riqualificazione, ma anche con interventi socio-culturali e mirati alla partecipazione e al protagonismo giovanile”.
Staremo a vedere quel che succederà nei prossimi mesi. Intanto i residenti continuano inutilmente a denunciare l’invadenza sempre più sfacciata ed incisiva della delinquenza e presentano al Comune una petizione in tal senso.
Così, il 31 maggio è stata presentata al consiglio comunale una petizione, durante un Diritto di Tribuna.
L’istanza chiede di “porre rimedio alle problematiche relative alla sicurezza all’interno delle zone più pericolose della Circoscrizione 6”.
I 486 promotori della petizione chiedono, in particolare, una maggiore presenza delle forze dell’ordine e un controllo capillare delle aree più esposte alla microcriminalità, lamentando di non riuscire a vivere in sicurezza anche le più banali azioni della quotidianità come uscire di casa per andare a lavorare, fare la spesa o decidere per una passeggiata.
Rappresentano un problema anche i danneggiamenti dell’arredo urbano, degli edifici e delle auto in sosta, quasi sempre conseguenza delle attività di spaccio e prostituzione che proseguono a tutte le ore del giorno, sotto gli occhi di anziani e bambini, e della notte.
Le zone più colpite dal degrado sono quelle di Barriera di Milano nel tratto compreso fra corso Palermo, corso Vercelli, corso Giulio Cesare, piazza Bottesini e piazza Respighi e di fronte al poliambulatorio ASL di via Montanaro, costantemente presidiato da spacciatori e tossicodipendenti.
In zona Rebaudengo è a rischio l’area dello stabilimento ex ferrovie dello Stato attualmente abbandonato; in Regio Parco l’ex manifattura tabacchi è occupata da sbandati e tossici; in zona Barca e Bertolla: il Parco le Vele, strada San Mauro, strada Abbadia di Stura, strada del Cascinotto, via Occiminiano, via Damiano Chiesa, via Anglesio e via Puglia, sono tutte strade dove spaccio e prostituzione rappresentano il problema più consistente.
Situazione complessa, ma come sta reagendo il sindaco Lo Russo?
L’anno scorso in una riunione in prefettura, alla presenza dei parroci della zona, aveva avuto il coraggio di negare l’esistenza dei problemi di sicurezza. Se nei prossimi mesi sprecherà i fondi paracadutati da Roma, estendendo a dismisura le aree pedonali, contribuirà, nei fatti, ancor di più a creare zone franche per la delinquenza, in modo particolare nelle ore notturne.
Palazzo Civico sotto la guida di Lo Russo, come ai tempi dell’Appendino si sta rivelando un Palazzo sempre più distante dalle problematiche della città e dei cittadini.
Se Lo Russo, per ragioni ideologiche, non vuole agire efficacemente per contenere criminalità ed insicurezza, almeno eviti di sprecare fondi pubblici che poi, in ultima analisi, pantalone dovrà restituire.
Che vergogna!