La DC esprime la più ferma contrarietà nei confronti dell’aumento dei biglietti GTT.

In un momento già delicato per la fiammata inflazionistica e l’aumento dei costo dei mutui far pagare di più il biglietto di tram, autobus e metro a un’utenza popolare è semplicemente una follia.

Vogliamo sottolineare che la GTT è da decenni un feudo del PD  e gravare sulle tasche dei cittadini  per un lunghissimo periodo di scelte sbagliate della sinistra (dalla metro leggera linea 3 di Novelli, alla lentezza nella realizzazione della metro 2, alle vicende incredibili della Torino-Ceres, all’abbondanza di colletti bianchi impiegati rispetto agli autisti, alla pessima gestione dei parcheggi a pagamento, per non parlare di Valentino e Valentina…) è pura follia unita all’arroganza del potere

Sicuramente l’aumento dei costi del carburante sta dando il colpo di grazia ai bilanci GTT.

Anche in questo caso le responsabilità del PD guerrafondaio, che non si è posto il problema degli incrementi di tutte le bollette energetiche conseguenti al conflitto tra Russia ed Ucraina, appaiono enormi.

Non si può scaricare l’incapacità di conduzione dell’azienda dei trasporti sui cittadini, soprattutto i più poveri, come sono i fruitori dei mezzi pubblici.

Non si può pretendere che aumenti la fruizione del trasporto pubblico rispetto a quello privato aumentando le tariffe, che spesso non sono già ora competitive.

E’ stupido penalizzare le auto (come si sta facendo) se non si offrono autobus, tram e metro efficienti ed economici.

Il biglietto più caro (e non di poco) è la prova più evidente e palese dell’inadeguatezza del sindaco lo Russo, forse più abituato a prendere gli aerei per le sue incomprensibili missioni che a salire su un mezzo della GTT (spesso vetusto, affollato e diradato nei suoi passaggi).

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