Consiglio Comunale di Gravere del 15 dicembre.

All’ordine del giorno ci  sono l’aumento dell’Imu e l’istituzione della zona franca in Val di Susa.

La Democrazia Cristiana, per voce del suo consigliere comunale Mauro Carmagnola, segna quello che nelle bocce è un paio di punti dopo una bocciata al trucco.

Benevola astensione sull’aumento Imu: ingiusta e non condivisibile, ma se mancano i soldi da qualche parte bisogna trovarli. E, allora, nessun ostruzionismo anche se l’amministrazione prima o poi dovrà dar conto degli errori di programmazione finanziaria ed ambientale (le risorse mancanti si fondavano su presupposti di sfruttamento energetico rivelatisi errati rispetto ai cambiamenti climatici preannunciati da almeno un paio di decenni). Ne riparleremo, ma nessuna polemica sopra le righe. Astensione.

Dopo l’aumento Imu si prospetta un  minore flusso di risorse per le amministrazioni pubbliche se passa la zona franca.

A questo punto entra in campo la Dc, fautrice di un alleggerimento fiscale e, quindi, favorevole alla zona franca in Val di Susa, purchè condotta e realizzata con buon senso, Sennò altrochè correttivo al rialzo dell’Imu! Vedremmo le amministrazioni locali inseguire ogni possibile trovata per incrementare le entrate!

Quindi un voto ragionato a favore della richiesta che riesce a coinvolgere tutti, anche i recalcitranti della maggioranza, che, giustamente, vedevano una certa contraddizione tra i due voti: uno di stretta, uno di allargamento della manica.

Se, però, come ha dichiarato il rappresentante della Dc si ragiona con pacatezza sul merito delle richieste si potrà rendere compatibile la defiscalizzazione coi guai economici dei Comuni, costruendo accordi equilibrati tra Stato e Comuni.

Ci vuole dialogo e buon senso e tutto potrà andare a buon fine.

E, come ha affermato il consigliere Dc, nel frattempo, attorno alle urne, nessuna strumentalizzazione politica della vicenda: ben vegna la zona franca, ma la Valle non ne può più di movimenti, liste e gruppi che esasperano problemi reali a fini di parte e di fazione.

Alla fine, anche qualcuno recalcitrante che sedeva tra i banchi della maggioranza ha votato sì, di fronte all’appello moderato, concreto e di buon senso portato avanti dalla Dc.

Una bella soddisfazione per il risultato conseguito.

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