Il Pd è rimasto solo: la mancanza di unità sulle politiche pro-immigrati un gioco politico senza principio
In questi giorni, l’attenzione dei media e degli esperti politici è stata centrata sulla riforma dell’immigrazione negli Stati Uniti.
Mentre il presidente Donald Trump ha annunciato la fine del “ius soli”, ovvero il diritto di nascita per i figli di immigrati statunitensi, il Partito Democratico, già da tempo, si accinge a battere su un referendum che potrebbe ridurre notevolmente i tempi necessari per ottenere la cittadinanza italiana.
La proposta, sostenuta anche da vai premier di insulse forze politiche che gravitano intorno al PD cercando di brillare di una luce non propria, prevede la creazione di una nuova norma che consentirebbe agli immigrati di acquisire la cittadinanza in un tempo record, pari a soli 2-3 anni.
Tuttavia, gli esperti politici e i critici della proposta sostengono che questo progetto è solo un adattamento dei piani degli Stati Uniti e non risponde alle esigenze reali dell’Italia.
“La nostra situazione di immigrazione è molto diversa dalla loro”, sottolineano gli esperti di politica estera e internazionale all’Università Cattolica di Milano. “Non possiamo riprodurre i modelli americani senza considerare le nostre condizioni storiche, culturali ed economiche”.
Inoltre, la critica è sollevata dalla mancanza di trasparenza e di informazione pubblica sulla proposta di riforma, facendo passare in sordina un principio fondamentale della libertà democratica, ossia quello che “La democrazia si esercita meglio quando ci sono discussioni aperte e informazioni precise”.
Occorre prima affrontare i problemi di integrazione e di inclusione dei nuovi arrivi, senza ignorare le preoccupazioni degli italiani sulle questioni relative all’immigrazione alla loro sicurezza e quella del paese.
Tuttavia, gli esperti politici e i critici della proposta sostengono che questo progetto è solo un adattamento dei piani degli Stati Uniti e non risponde alle esigenze reali dell’Italia.
“La nostra situazione di immigrazione è molto diversa dalla loro”, sottolineano gli esperti di politica estera e internazionale all’Università Cattolica di Milano. “Non possiamo riprodurre i modelli americani senza considerare le nostre condizioni storiche, culturali ed economiche”.
Inoltre, la critica è sollevata dalla mancanza di trasparenza e di informazione pubblica sulla proposta di riforma, facendo passare in sordina un principio fondamentale della libertà democratica, ossia quello che “La democrazia si esercita meglio quando ci sono discussioni aperte e informazioni precise”.
Occorre prima affrontare i problemi di integrazione e di inclusione dei nuovi arrivi, senza sottovalutare le preoccupazioni degli italiani sulle conseguenze relative all’immigrazione, in particolare sulla sicurezza dei cittadini e del Paese.
Davanti ad una popolazione che lamenta sempre più una mancanza di sicurezza, i vari satelliti del PD rimarranno fedeli ai principi immigratori sin dora sostenuti, oppure cambieranno rotta?
Chi sarà l’autore della disfatta per il PD?