SOVRANITÀ SANITARIA E DEMOCRAZIA: LA DEMOCRAZIA CRISTIANA CHIEDE CHIAREZZA E DIBATTITO SUGLI EMENDAMENTI OMS
C’è molta preoccupazione per il silenzio istituzionale che sta accompagnando l’iter degli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), approvati lo scorso maggio 2024 durante la 77ª Assemblea Mondiale della Sanità.
Queste modifiche, che entreranno in vigore in modo tacito il prossimo 19 luglio, rischiano di compromettere i principi fondamentali di sovranità nazionale e di trasparenza democratica.
Desta particolare allarme il contenuto di alcuni emendamenti riportati nel RSI da dove si evince:
- l’istituzione di un organismo sovranazionale con poteri unilaterali in materia sanitaria;
- la possibilità di accordi sanitari segreti tra Stati, in assenza di controllo parlamentare;
- la definizione ambigua di “pandemia” che potrebbe giustificare stati di emergenza arbitrari;
- l’uso sistemico dei biolaboratori come strumenti di sviluppo genetico, senza un confronto etico adeguato.
Ritengo gravissima l’assenza di un dibattito parlamentare pubblico su una materia tanto delicata, così come il rifiuto, da parte del Senato della Repubblica, di concedere una sala per un evento informativo promosso da oltre 43 associazioni.
Tali atteggiamenti rappresentano, a mio avviso, una violazione del diritto dei cittadini a essere informati e coinvolti nei processi decisionali che li riguardano, soffocando di fatto il confronto democratico.
Rivolgo un appello urgente al Presidente della Repubblica, al Governo e al Parlamento affinché:
Sia convocata immediatamente una seduta pubblica di discussione sugli emendamenti al RSI;
Venga garantita massima trasparenza sugli atti internazionali in discussione e sugli effetti che avranno sul nostro ordinamento;
Sia riconosciuto e tutelato il diritto dei cittadini e dei comitati civici a usufruire degli spazi pubblici per promuovere informazione e confronto democratico;
Si avvii una valutazione politica complessiva sui rapporti futuri tra l’Italia e l’OMS, alla luce delle criticità emerse nella gestione della pandemia COVID-19.
La Democrazia Cristiana non si oppone alla cooperazione internazionale in campo sanitario, ma ritiene inaccettabile che questa avvenga a discapito della sovranità popolare, della trasparenza e del pluralismo scientifico e democratico. Un organismo sovranazionale non può trasformarsi in un’autorità centrale con poteri unilaterali: ciò comprometterebbe il futuro della democrazia e della sanità pubblica, trasformando la prevenzione in imposizione e la collaborazione in sottomissione.
Nessuna cooperazione internazionale può giustificare la perdita di sovranità decisionale, né l’imposizione di norme sanitarie senza la legittimazione del voto parlamentare. Difendere la salute significa anche difendere la democrazia.
Democrazia Cristiana – Novara-
Piero Angelo de RUVO