In questi giorni si commemora Maurizio Costanzo che e’ riuscito a dare un servizio pubblico come tutti dicono senza un euro sborsati dal contribuente essendo sempre stato in Mediaset.

Si possono fare cose da servizio pubblico dicendo “proposte per gli acquisti”!senza mettere le mani in tasca agli italiani come ha fatto Renzi mettendo il canone in bolletta.

Infatti non si comprende perché la tv di Stato debba imporre una tassa che per ciò che offre rispetto alle reti tv private, non trova alcuna giustificazione. Forse la sola differenza sta nella trasmissione di programmi elettorali che dovrebbero essere apartitici rispetto alle reti private (anche se non mi sembra sia così perché in realtà si percepisce chiaramente che le differenze vengono fatte, eccome…)

Da comune cittadino se faccio un confronto tra la tv di stato e il più grande palinsesto privato, non vedo alcuna differenza.
Stessa qualità di programmi, stessa frequenza di interventi pubblicitari di vario genere, quindi sorge spontanea la domanda:

Perché devo pagare un canone (tassa) visto che non ricevo niente di diverso in cambio?

La Tv pubblica dovrebbe primeggiare nella diffusione della cultura, peccato che negli ultimi anni gli esperti nel campo dell’ambiente e della storia sono sempre stati targati ed a senso unico.


Così non si educano i giovani e gli immigrati che non conoscono le nostre vicende storiche.


Ecco un altro argomento su cui la DC Piemonte intende portare avanti la voce di chi la pensa come NOI.

Loredana Muci
Author: Loredana Muci

Segretario Cittadino della Democrazia Cristiana Torino

Di Loredana Muci

Segretario Cittadino della Democrazia Cristiana Torino

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