La Democrazia Cristiana torinese lo aveva già detto in campagna elettorale.

Lo ripete ora.

Le strisce blu in zone residenziali e popolari comportano il pagamento di un balzello inaccettabile di quasi duecento euro all’anno!

Non offrono alcun servizio e non possono essere un deterrente ad una sosta prolungata.

Sono una tassa in più che l’amministrazione comunale propina ai torinesi, spesso in un’area ormai vastissima che comprende anche zone abitate da cittadini non particolarmente abbienti.

Sono propedeutiche alla nuova, ampia Ztl che l’amministrazione di sinistra vuole vastissima, all’interno della quale si entrerà, piano, piano, ma non troppo, solo con costosissime auto elettriche.

La Dc è favorevole a misure ambientali, ma serie ed in grado di venire incontro alle esigenze delle fasce meno ricche.

Inoltre, è inutile accanirsi contro l’auto se non si procede alla realizzazione della metro ed all’adeguamento degli impianti di riscaldamento, anche in questo caso tenendo conto della sostenibilità dei costi per le famiglie.

Concludendo sulle strisce blu, esse sono accettabili nella zona centrale, a condizione che si realizzi in tempi rapidi la linea 2, indispensabile al rilancio del commercio e della viabilità in un centro, troppo penalizzato, le cui difficoltà logorano anche l’immagine della tanto agognata bella Torino turistica.

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