Gianfranco Rotondi sta nel partito di Marcello De Angelis.

Sembrerà una banalità. Infatti lo è per tutti (meno che per Rotondi).

Il partito si chiama Fratelli d’Italia.

Marcello De Angelis nel momento in cui afferma che Fioravanti e Mambro non sono gli autori della strage di Bologna compie un assurdo logico ed uno politico.

Quello logico è che non ci si può lamentare, come fa il centrodestra piazzaiolo, che tre gradi di giudizio sono troppo lenti e, poi, non accettare il giudizio del terzo grado. Tre gradi saranno lenti, ma sono indiscutibilmente una lente d’ingrandimento posta sui fatti per decenni.

Delle due l’una: o i processi sono lenti ma approfonditi, o sono veloci ma superficiali. Se sono lenti sono anche approfonditi e non è logico dubitare di un percorso durato decenni di indagini e dibattimenti. Quindi un condannato dopo tre gradi è giustamente condannato.

Ma questa è una quisquilia che non interessa Rotondi, che, infatti, pensa ancora la sua Dc farlocca una Dc vera.

In ogni caso è un deputato messo lì da Fratelli d’Italia.

E che fa Fratelli d’Italia per bocca di De Angelis?

Dice che i bombaroli non sono i due neofasciti.

E, allora, chi sono?

Chiaro!

I palestinesi, amici di Moro, Andreotti e della Dc nel suo complesso.

Quindi, il prossimo passaggio consisterà nell’affermare che gli stragisti – da piazza Fontana a Bologna – erano i democristiani.

Così, delegittimando la Dc – come si è fatto anche sui rapporti Dc-mafia – spunterà la Meloni dicendo: venite a me democristiani puliti, io sono la nuova Dc non quella sporca delle stragi Dc-Stato-P2-palestinesi o dei patti Stato-mafia, io sono quella che unisce trono ed altare con la benedizione anche degli Stati Uniti!

Ho molti testimonial a mio favore (dirà Giorgia): Crosetto, Fitto, Rotondi! Poveri orfanelli della Dc e di Berlusconi che ora si rifugiano da me!

Quello che Rotondi forse non comprende è che in questo clima di fake-news si arriverà a sostenere che dietro a piazza Fontana c’era Rumor, dietro la strage di Bologna c’era Moro e che mezzo secolo di Democrazia cristiana è stata una storia non solo di ladri, ma pure di stragisti assassini.

Basterà scriverlo sui libri di scuola, lanciarlo sui social, farlo gestire dal Min Cul Pop (che è già in buone mani) e sarà fatta.

Ma noi veri democristiani non ci stiamo.

Testimonieremo la verità e non ci venderemo ai revisionisti di regime!

Resteremo a difendere con orgoglio la storia della Democrazia Cristiana che è una storia di benessere per i più e non di intrighi delle oligarchie!

Resteremo orgogliosamente a casa nostra, non andremo in quella altrui!

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